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Lesioni tendinee

Che cos’è una lesione tendinea

I tendini sono lo strumento grazie al quale i muscoli riescono a flettere ed estendere polso e mano; si inseriscono sulle ossa e possono essere paragonati a corde lisce, flessibili e molto resistenti. Una ferita da taglio anche poco profonda è in grado di causare una lesione tendinea, specialmente in alcune regioni del polso dove i tendini scorrono molto prossimi alla cute. Meno frequentemente può essere causata da un evento traumatico brusco, in assenza di tagli della cute, che strappi il tendine dalla sua inserzione sull’osso.

Come si cura una lesione tendinea

Il trattamento è di tipo chirurgico ed è volto a ripristinare la continuità del tendine e di restituire la funzione. Un trattamento precoce da migliori garanzie di successo. L’intervento dipende dal tipo di lesione. Se un tendine viene completamente tagliato, il capo connesso al muscolo si retrae come fosse un elastico: per questo è talvolta necessario esplorare la ferita ampliandone le dimensioni; i due capi vengono poi suturati insieme. Qualora il tendine sia invece stato strappato è necessario fissarlo nuovamente sull’osso. Nel post-operatorio, in seguito ad un periodo di immobilizzazione, assume fondamentale importanza il trattamento fisioterapico con tutori statici e dinamici ed esercizi mirati a prevenire rigidità ed aderenze tra tendine e strutture circostanti. In particolar modo le aderenze, risultato del fisiologico processo di riparazione.

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un esempio di utilizzo di un tutore molto semplice per favorire il recupero dopo lesione tendinea del quinto dito

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